Originariamente nata ad inizio del XV secolo in Russia e Polonia (che ne contendono la paternità) e diffusa successivamente anche in Svezia, la parola “vodka” nelle lingue slave è un vezzeggiativo di acqua a ricordare l’aspetto trasparente ma non nel gusto, dell’acqua. La vodka rimase “confinata” in Polonia e Russia fino al 1812 circa, quando Napoleone per non lasciare al freddo le truppe francesi durante la campagna di Russia distribuì loro della vodka per permettere loro di scaldarsi, anche perché le vie degli approvvigionamenti erano state tagliate oppure erano diventate ormai troppo lunghe. A parte questo singolare episodio, il momento in cui la vodka si espande su scala mondiale è dopo la rivoluzione bolscevica. Infatti in seguito alla rivoluzione voluta da Lenin, ci furono delle epurazioni che toccarono anche i produttori di vodka. Smirnoff, Keglevich e Erisotff sono tre esempi di imprenditori che si videro costretti a lasciare la propria nazione per trovare riparo in Europa (rispettivamente a Parigi, Trieste e Georgia) e incominciare da capo sul vecchio continente la produzione “dell’acquavite slava”.
In generale ci sono due tipologia di vodka: quella neutra (che non presenta odore ne sapore particolare) e quella aromatizzata (realizzata tramite l’infusione e la distillazione di diversi aromi; generalmente frutta ma anche spezie per ricordare la ricette tradizionali).
La produzione avviene tramite due processi: fermentazione e distillazione. Il processo di fermentazione prevede che vengano fermentati diverse piante, più comunemente vengono usati cereali o patate. Dopo la fase di fermentazione si procede con la distillazione. Infine il prodotto viene filtrato e, a discrezione del distillatore, allungato con acqua.
Per chi vuole iniziare da gusti semplici e non troppo elaborati Giuseppe suggerisce di iniziare con un sempreverde VODKA LEMON. Con questo potrete accontentare tutti e andrete a colpo sicuro. Invece per un qualcosa di più elaborato ma senza distaccarsi troppo dalla semplicità e dal gusto ricercato puntate sul MOSCOW MULE. Infine per qualcosa dal gusto più elaborato e contemporaneo ma dalla preparazione semplice si consiglia un buon WHITE RUSSIAN.
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